Nel mio condominio è stato eseguito un piccolo lavoro sul tetto, l’amministratore ha fatto montare un ponteggio per sole quattro ore di lavoro di un muratore, potevamo risparmiare molto facendo legare l’operaio ad una linea vita?
La sicurezza dei lavoratori nel condominio è imposta dalla legge, la responsabilità dell’amministratore per l’inosservanza di tali obblighi previsti a suo carico, comporta l’applicazione di sanzioni pecuniarie e, secondo la gravità, possono arrivare fino all’arresto dell’amministratore. Ciò premesso, l’importanza della sicurezza della vita umana non può essere subordinata al risparmio economico, suppongo che l’amministratore era obbligato, anche se per un lavoro di poche ore, a garantire con un ponteggio il lavoro in sicurezza, magari su un tetto al sesto o settimo piano di una palazzina.
Vorremmo installare una Linea Vita nel nostro condominio; l’amministratore è responsabile della sicurezza di chi accede al tetto condominiale?
L’entrata in vigore del decreto 81/2008, integrato poi col 106 del 2009 in materia di salute e sicurezza sul lavoro, ha configurato nuovi importanti scenari assegnando nuove responsabilità agli amministratori immobiliari/condominiali, responsabilità che hanno lo scopo di prevenire la caduta dall’alto degli operatori quando si trovano ad operare sul tetto dell’edificio condominiale.
Secondo la normativa sopra citata, l’amministratore si deve attenere ai principi ed alle misure generali di tutela dei lavoratori in quota al fine di evitare infortuni e salvaguardare vite umane.
Come dovrebbe comportarsi l’amministratore di condominio in assenza di protezioni per chi accede al tetto del condominio?
Nei casi in cui non sia possibile attuare misure di protezione collettiva ( parapetti, ponteggio, cestelli elevatori ) per i lavori in quota, è obbligato a garantire la sicurezza dei lavoratori che siano essi autonomi o dipendenti, attraverso l’adozione di misure di protezione individuale, quali, sistemi anticaduta, Linea Vita.
Qualora non si possano effettuare i lavori in sicurezza proibire l’accesso al tetto dell’edificio a chiunque senza deroghe.
Ecco dunque la necessità per l’amministratore di condominio di dotare i “propri” edifici con sistemi anticaduta – linee vita , al fine di consentire a chi accede al tetto del condominio.
Il transito e l’esecuzione di interventi in sicurezza (antennista, spazzacamino, lattoniere, muratore...), senza le di misure di protezione non trova giustificazione.
Dove si effettua lo smaltimento dell’amianto?
Lo smaltimento dell’amianto va effettuato, secondo le norme prescritte dalla legge, in apposite discariche attrezzate per ricevere rifiuti pericolosi.
Quando le coperture in cemento-amianto Eternit vanno rimosse?
L’obbligo di rimozione delle coperture in cemento amianto (eternit) sussiste nel caso in cui il materiale sia danneggiato e quindi ci sia il RISCHIO DI DISPERSIONE DELLE FIBRE DI AMIANTO, dannose per la salute e per l’ambiente.
Cos’è un CAPITOLATO delle lavorazioni? A cosa serve?
Il capitolato è un elenco delle lavorazioni da eseguirsi in fase di nuova costruzione o di ristrutturazione, più o meno dettagliato.
Oltre all’elenco delle lavorazioni contiene infatti una breve descrizione delle stesse, che può spingersi fino a dettagliare i materiali e i nomi commerciali dei prodotti che verranno impiegati oppure restare più sul generico.
Quando questo elenco comprende anche le misure e i costi dei materiali il nome corretto di questo documento è computo metrico estimativo.
Capitolati e computi sono molto utili in due momenti:
-In fase di avvio dei lavori di ristrutturazione, perché possono essere consegnati a varie imprese edili che sulla base del computo possono redigere un preventivo dettagliato. Il fatto che i
preventivi siano basati sullo stesso computo li rendono molto facilmente confrontabili voce per voce, e aiutano quindi molto il proprietario nella scelta dell’impresa.
-In fase di rendicontazione alla fine dei lavori, per riassumere tutte le lavorazioni effettivamente svolte e quantificare quindi il saldo finale.
Quali sono le differenze principali tra le coperture con pannelli sandwich e le coperture tradizionali con coppi in laterizio?
Un tetto tradizionale composto da coppi in laterizio è fatto da elementi montati sotto e sopra che formano piccoli canali i quali convogliano l’acqua in gronda; tuttavia con il tempo si spostano, si rovinano, temono gli sbalzi di temperatura e sono fissati alla struttura sottostante con cemento e schiuma.
Una copertura composta dai pannelli sandwich invece è composta da: una finitura superficiale con lamiera zincata e preverniciata, o in alluminio o anche rame; uno strato coibente in poliuretano ad alta densità e una lamiera inferiore in acciaio zincato e preverniciato, o anche in finto legno per mansarde, tettoie e costruzioni in legno.
Chi può usufruire delle detrazioni del 65%?
I proprietari di immobili, gli inquilini, i condomini; tutti i contribuenti che conseguono reddito d’impresa;
le associazioni tra professionisti;
gli enti pubblici e privati che non svolgono attivitàcommerciale.
Gli interventi ammessi per ottenere le detrazioni sono:
-Installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi domestici o industriali e per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e università.
-Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti dotati di caldaie a condensazione, sostituzione con pompe di calore ad alta efficienza e impianti geotermici.
-Acquisto, installazione e messa in opera di sistemi domotici, cioè dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda e climatizzazione nelle unità abitative.