Cos’è una linea vita?
È un sistema di ancoraggi lineare, ovvero la linea (flessibile o rigida) compresa tra ancoraggi di estremità e/o intermedi, alla quale si fissa l’operatore. A quest’ultimo è fatto obbligo di indossare un D.P.I. (Dispositivo di Protezione Inpiduale) di III categoria contro le cadute dall’altro, fissato alla linea sia mediante un connettore che mediante un punto di ancoraggio mobile.
Qual è la durata media di una linea vita?
La durabilità di un prodotto è definita dal produttore, ma dipende da molti fattori tra cui qualità dei materiali utilizzati, uso che ne viene fatto, agenti atmosferici, condizioni ambientali del luogo in cui si installa la linea vita. La linea vita dev’essere certificata in base a quale norma? Sì, una linea vita dev’essere certificata secondo le norme tecniche di riferimento: UNI EN 795:2012 (per dispositivi removibili tipo A e C), CEN/TS 16415:2013 (per dispositivi removibili tipo A e C) e UNI 11578:2015 (per dispositivi permanenti tipo A e C).
La conformità della linea vita ad una o più delle norme sopracitate dipende dall’utilizzo che se ne farà, pertanto non necessariamente essa deve essere conforme a tutte e tre le norme contemporaneamente.
È responsabilità del produttore rilasciare una dichiarazione che attesti la conformità del prodotto rispetto alla norma di riferimento.
E’ meglio scegliere una linea vita composta da pali rigidi o deformabili?
La scelta dipende dalle caratteristiche della struttura portante. In caso di caduta dell’operatore i pali rigidi generano grandi forze, che vengono poi trasmesse agli ancoranti e alla struttura di supporto; i pali deformabili invece assorbono maggiormente i carichi, trasferendone meno su ancoranti e struttura di supporto. Per questo, laddove la struttura di supporto non sia adatta a resistere ad alte sollecitazioni, sono da preferirsi i pali a deformazione controllata.
Qual è il numero massimo di operatori che possono agganciarsi ad una linea vita?
Il numero dipende dalla norma secondo la quale la linea vita è certificata e deve essere indicato dal produttore nel manuale d’uso.
E’ necessario essere formati per installare una linea vita?
Sì, al fine di installare una linea vita è necessario essere formati ed informati. La UNI EN 795:2012, Appendice A, raccomanda che il fabbricante consigli l’installazione dei dispositivi di ancoraggio soltanto da parte di persone competenti oppure organizzazioni competenti.
È necessario, avere l’idoneità tecnica ed amministrativa (Art 26 del D.lgs. 81/2008 e ss.mm.ii.) ed è responsabilità del committente verificare l’idoneità tecnica dell’impresa o del lavoratore autonomo a cui affidano i lavori.
Quali metodi sono utilizzabili per il fissaggio degli ancoraggi anticaduta alla struttura portante?
I metodi di fissaggio possibili sono molteplici e sono strettamente connessi alla tipologia di struttura su cui viene installato il sistema di ancoraggio. Essi possono essere fissati mediante piastra e contropiastra, tramite viti e dadi, oppure utilizzando barre e resine bicomponenti, viti da legno, tasselli meccanici, rivetti, morsetti, ecc. Resta comunque responsabilità dell’ingegnere incaricato verificare la tipologia di ancorante e della struttura ed indicarne caratteristiche e dimensioni.Qual è la differenza tra punti d'ancoraggio e linea vita?
I punti di ancoraggio consentono di muoversi soltanto nell’area circolare di raggio pari alla lunghezza del cordino, mentre le linee vita consentono lo spostamento lineare per tutta la loro
lunghezza.
Una linea vita già installata sul tetto può essere utilizzata per l’installazione dell'impianto fotovoltaico?
Sì, previa valutazione dei rischi da parte di un tecnico abilitato e in rispetto delle normative vigenti in ambito di sicurezza contro le cadute dall’alto.
È possibile, in caso del rifacimento dell’intera copertura, utilizzare una linea vita già installata sul tetto senza dover ricorrere all'installazione di un ponteggio?
Il rifacimento dell’intera copertura, tetto, è un lavoro di manutenzione straordinaria, ovvero non rientrante nell’ambito dei lavori che possono essere eseguiti mediante l’utilizzo di una linea vita. Essa è infatti indicata per lo svolgimento dei lavori di manutenzione ordinaria, quali ad esempio riparazione o sistemazione coppi e tegole, riparazione e pulizia camini, riparazione dell’antenna, manutenzione di impianti tecnici presenti in copertura, rifacimento/sostituzione di guaine e membrane impermeabilizzanti, pulizia di grondaie, riparazione di parabole, installazione o manutenzione pulizia di pannelli solari o impianto fotovoltaico.
È obbligatorio revisionare l'impianto Anticaduta?
Le manutenzioni in particolare per i sistemi di sicurezza sono obbligatorie (art 15 D.L. 81/2008 smi) la norma italiana riguardante i sistemi anticaduta prevede una revisione secondo le modalità indicate dal fabbricante almeno una volta all’anno.
Quali documenti deve richiedere il proprietario dell’immobile prima e dopo l’installazione del sistema anticaduta?
La UNI 11560:2014 indica che la documentazione da fornire al committente deve contenere:-Progetto della configurazione del sistema di ancoraggio (Informazioni Tecniche di Utilizzo del Sistema), effettuato dal progettista del sistema di ancoraggio sulla base della valutazione del rischio.
-Progetto di verifica del progettista strutturale inerente il tipo di ancorante alla struttura di supporto in funzione della tipologia del materiale della struttura (Relazione di Calcolo).
In base all’appendice A2 della UNI EN 795:2012 – Guida per la documentazione da fornire dopo l’installazione, la documentazione necessaria che deve essere fornita al committente deve comprendere:
-Piano di installazione schematico che indichi indirizzo e ubicazione dell’installazione, nome e indirizzo della società di installazione, nome della persona responsabile dell’installazione, identificazione del prodotto (nome del fabbricante del dispositivo di ancoraggio, tipo, modello/articolo), dispositivo di fissaggio (fabbricante, prodotto, forze di trazione e trasversali ammissibili), piano di installazione schematico e informazioni pertinenti per l’utente/committente, quale per esempio la disposizione
dei punti di ancoraggio.
Tale piano dovrebbe essere affisso nel punto d’accesso all’edificio in modo tale da essere visibile o disponibile a tutti. Dichiarazione di corretto montaggio e di conformità dell’installazione rispetto alle istruzioni di installazione fornite dal fabbricante nel manuale d’uso e manutenzione.
Dichiarazione di conformità dei materiali e manuali di istruzioni per montaggio, uso e manutenzione, rilasciati dal produttore del sistema di ancoraggio.